Il riciclaggio del polistirene espanso (EPS) è una pratica diffusa, comunemente attuata, entro i limiti di convenienza economica, per il recupero degli scarti industriali di produzione. Varie Aziende forniscono attrezzature e linee complete per il trattamento di questi scarti e la loro reimmissione nel processo produttivo. Diverso, e più complesso, è il problema del riciclaggio degli scarti post-consumo, imposto dal D.l. 5 febbraio 1997 n° 22 Il suddetto decreto infatti, dopo aver chiarito, all’ Art 35, punto i, che per riciclaggio si intende il “ritrattamento in un processo di produzione dei rifiuti di imballaggio per la loro funzione originaria e per altri fini…, ad esclusione del recupero di energia“, pone i seguenti obiettivi minimi, da conseguire entro 5 anni: Rifiuti di imballaggi da recuperare come materia o come componente di energia in peso, almeno il 50% Rifiuti di imballaggi da riciclare in peso almeno il 25% Ciascun materiale di imballaggio da riciclare in peso, almeno il 15% Giacchè la quantità di rifiuti di imballaggi in EPS immessi annualmente sul territorio italiano è stimabile in circa 40.000 ton, l’obiettivo minimo posto ammonta a circa 6.000 ton/anno, costituite da materiali senz’ altro meno puliti degli scarti industriali e diffusi estensivamente sul territorio.